Appartiene alla famiglia delle Ebenacee e il suo nome botanico è Diospyros kaki.
L’albero, di origine cinese, è diffuso e coltivato anche in Giappone dove il succo del suo frutto viene impiegato anche per chiarificare la loro bevanda tipica, il sakè.
Il frutto tecnicamente è una bacca. Ha la buccia e la polpa di un colore giallo-arancio molto acceso. Grande più o meno come una mela è definito anche Mela D’Oriente.
La varietà più comune in Italia è il “Loto di Romagna”, coltivata sin dai primi del 900 in Romagna, soprattutto nel forlivese.
Noto anche il caco mela che per la forma un pò appiattita ricorda la mela renetta. Può essere raccolto anche poco maturo e mangiato subito come fosse una mela, a spicchi.
A proposito di mela, hai mai sentito dire che per ottenerne la giusta maturazione i cachi bisogna metterli insieme alle mele?
Sapevi dell’esistenza del caco cioccolatino? Una varietà poco conosciuta dai frutti molto piccoli, dal colore scuro e dal sapore molto aromatico. Ed è proprio dal colore del frutto che prende il nome.
Conosci la leggenda delle posate nei semi dei cachi?
All’interno dei semi dei cachi è possibile trovare delle forme molto simili alle posate che, secondo un’antica tradizione, prevedono l’andamento dell’inverno. Coltello, forchetta e cucchiaio; ognuna un significato diverso. Il coltello ci dice che il freddo sarà pungente, la forchetta che l’inverno sarà mite e il cucchiaio ci avverte di un inverno nevoso!
L’avete mai sentito sotto forma di gelato? Diverse le ricette in rete e non poche le gelaterie che lo propongono.
Ti lascio qui invece la ricetta del budino: servono solo due ingredienti! Basta frullare insieme la polpa di due cachi e un cucchiaio di cacao amaro e lasciar riposare il composto in frigo per un’ora. La pectina naturalmente contenuta nei frutti lo farà rassodare.
da Francesca Monari | 21 Nov 2022 | In Primo Piano, Mirandola, Rubriche | 0 commenti
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